Avanzamento del Modulo
0% Completato

Punti di forza e sfide

I punti di forza legati al mentoring sono in generale quello di consentire lo sviluppo delle persone nel medio – lungo termine, di stimolare l’impegno e aumentare il “ritorno dell’investimento” mettendo in luce e sviluppando il talento.

Per i MENTOR, i benefici sono legati a:

  • Rinnovamento di interessi e motivazioni
  • Soddisfazione di poter trasferire conoscenze e competenze
  • Possibilità di riflettere su tematiche ritenute “acquisite”

Per la MENTEE, i benefici sono legati a:

  • Capacità di apprendimento
  • Facilitazione della carriera e dell’integrazione culturale nelle organizzazioni
  • Aumento della motivazione
  • Supporto emotivo
  • Comprensione delle possibilità di crescita professionale

Però il mentoring può anche avere dei limiti:

  • Rischio meccanico del processo e relativa perdita di valore
  • Natura intermittente del rapporto
  • Rischio di dipendenza

First round Review (2016) ha cercato di impostare alcune domande per costruire uno scenario di mentoring di successo. Riportiamo qui le loro domande.

  • PER I MENTOR:
    • Posso essere chiaramente d’aiuto a questo potenziale allievo? Mi hanno contattato con chiari motivi o intenzioni per cui vorrebbero il mio aiuto? Ci sono esigenze specifiche che posso soddisfare?
    • Questa persona può essere completamente aperta e onesta? Sono disposti a fornire un contesto approfondito sui loro problemi e vulnerabilità? Saranno in grado di condividere dati, metriche, obiettivi, slide deck, ecc. che aiuteranno nel processo?
    • Questa persona è preparata? Tendono ad essere proattivi nell’impostare il tempo e nel fornire un contesto sufficiente o un’agenda in anticipo? Dirigono conversazioni e fanno domande specifiche?
    • Questa persona mi dà energia? Di solito imparo cose da questa persona? Parlare con loro mi permette di riflettere in modo diverso sulla mia attività o sul mio percorso? Mi ispirano a pensare più profondamente, anche se hanno meno esperienza?
  • PER LE MENTEES:
    • Questo potenziale mentore ricorda i dettagli chiave su di me? Hai dovuto ripeterti continuamente o ricordare loro chi sei o il contesto del tuo lavoro ogni volta che li vedi? Questo non promette nulla di buono.
    • Sarà difficile spiegare i concetti o il contesto del mio lavoro? Dovresti scegliere qualcuno che sia abbastanza vicino al tuo settore e alla tua area funzionale in modo che le spiegazioni molto rapide, anche abbreviate, vadano bene e che possano immediatamente immergersi e comprendere le tue sfide e obiettivi primari.
    • Questa persona può dare consigli attuabili? Ti hanno detto qualcosa in passato che sei stato in grado di applicare subito? E’ un buon insegnante? Condividono tattiche o generalizzano? Se non consigliano azioni specifiche da intraprendere, metti in pausa. Potrebbero essere troppo anziani e rimossi dal lavoro quotidiano.
    • Questa persona sembra presente e concentrata? Danno a te o agli altri tutta la loro attenzione quando sono in modalità di ascolto?

Queste domande possono aiutare a costruire lo scenario migliore per un processo di tutoraggio di successo.

L’importanza delle analisi

Nel quadro molto specifico di trasformare un’idea in un business, il mentee dovrebbe concentrarsi sulle analisi SWOT e/o PESTLE.

Lo SWOT può essere in qualche modo complicato ed è della massima importanza adottare un approccio altamente critico quando si analizzano i punti deboli e le potenziali minacce, ma poiché può essere difficile essere obiettivi nel valutare se stessi o l’azienda, è bene suggerire al mentee di coinvolgere di più persone nel processo: osservando la situazione da diverse prospettive sarà infatti più facile individuare le reali aree di debolezza e valutarne la gravità.

Tuttavia, questo tipo di analisi potrebbe generare alcuni errori e il mentore dovrebbe essere in grado di affrontare quelle situazioni critiche: in primo luogo, il modello SWOT rischia di incoraggiare un approccio semplicistico, per cui qualsiasi elemento non direttamente collegato a uno dei quadranti della matrice rischia di essere trascurato.

In altre parole, SWOT e PESTLE sono metodologie progettuali che funzionano se applicate correttamente e che possono fornire all’allievo una sorta di mappa: spetta all’allieva/imprenditrice le utilizzi come punto di partenza per tracciare il percorso che la condurrà alla destinazione. Le mentori dovrebbero tenerne conto nelle loro sessioni di mentoring.